Ciao siamo 

Pablo Garcia Maniara

ed il Nonno Pato, Capitano, Neve e tutti gli amori della mia vita.

Posso dire che la mia è un'arte concettuale, posso definirmi un minimalista.

Voglio mettere l'accento sul aspetto concettuale, intellettuale, non pratico, seppur molto sofisticato.

Le sottili sezioni fanno perdere alla materia il peso lasciando intuire l'essenza dell'anima impalpabile descritta nel vuoto intrappolato dalla forma.

È soprattutto una affermazione filosofica, una riconoscenza alla spiritualità che ci connette tramite la materia al essenziale. Tramite i loro occhi al nostro "se".

Si esce dalla scultura e si entra nello spazio, c' è una esperienza fisica ed emotiva in prima persona implicata nel percorso tattile e visivo.

È un minimalismo di apparente freddezza, in realtà queste strutture ci invitano a dialogare con loro, a guardarle ma non a contemplare, semmai ad interagire vivendo attivamente lo spazio della galleria d'arte e del ambiente che le ospiteranno.

Giosuè Deriu


La storia parla troppo poco degli animali.

(Elias Canetti)


Pablo Garcia Maniara non parla di se stesso, vuole che siano le sue opere intellettuali a prendere la parola, le descrive come tali perché non si ritiene un artista, la sua è una dedica, una maniera per restituire la fede a chi è fedele, per questo le sue opere rappresentano gli animali, soprattutto cani, l'amico fedele per antonomasia che merita, come tale, una statua che lo veneri.

Questo è il lavoro del Maniara, essere l'impresario delle sfingi del 21esimo secolo e allo stesso tempo un sensibilizzatore: invitare a rendere omaggio a quegli esseri così cari all'uomo, da meritare il più delle volte un monumento che li renda immortali.

Le sculture di Pablo Garcia Maniara sono oggetti di design, sagome 3d che rappresentano fedelmente tutti i particolari dell'animale preso in oggetto: la struttura della scultura (grandezza naturale) è composta da lame di metallo che, sagomate perfettamente per ogni sezione, compongono la silhouette del soggetto, infatti, lo spettatore che gira attorno alla scultura, si ritrova a recepire tre concetti:

      1.    La rappresentazione dell'animale preso in oggetto che riconduce alla memoria.

      2.    Il riflesso della propria immagine nelle lame di metallo che riporta all'intesa magica che unisce animale e padrone.

      3.    Lo spazio tra una lama di metallo e l'altra, dove si cela il concetto più sottile del Maniara, come volesse dirci che quel vuoto, negli esseri viventi, è occupato dai ricordi, dagli affetti, dall'anima che anima le molecole.

Pablo Garcia Maniara è un architetto al servizio dello spirito, parla di affetto non di arte, discute sul concreto e lascia correre libero il concetto.

L'arte? È per quelli che non hanno voglia di lavorare. Per questo Maniara definisce le sue opere intellettuali, la sua è una collaborazione tra l'artigiano e il cinofilo, Pablo rende omaggio all'affetto, all'intesa, all'amore incondizionato, il resto è speculazione, dalla quale lui si tira fuori.

"Vuoi veramente bene ai tuoi animali? Allora erigigli un monumento, perché probabilmente lo meritano".

© 2024 DogSculpture.art | Tutti i diritti riservati
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia